" Armonia degli Opposti, L’anima vivente” degli caratteri Cinesi da Minhua Lin
“ Armonia degli Oppositi, L’anima vivente” degli caratteri Cinesi
La riflessione del Progetto Kids Shou Bo da Minhua Lin
Gli ideogrammi Cinesi si potrebbe essere un
strumento mediante il quale si può determinare il significato di situazioni
differenti nella sfera umana. Si potrebbe dire che essi hanno "un' anima
vivente" grazie alla quale possono rendere“attraente” ai caratteri stessi
diverse realtà, lasciando un segno significativo in ogni carattere che
veicolano.
La mentalità antica
contempla il cosmo in una maniera paragonabile a quella del fisico moderno, il
quale non può negare che il suo modello del mondo sia una struttura decisamente
psicofisica. L’evento micro fisico include l’osservatore esattamente come la
realtà che forma il sostrato dell I Ching abbraccia le condizioni soggettive,
ovvero psichiche. 【 Ricavato da Libro I-Ching 】
Dopo tanti anni della
pratica Taiji Quan, sotto la guida Maestro Stefano Danesi, che è anche il mio
compagno, entrando nell’ambito della filosofia taoista, ho sempre tentato di
rimanere imparziale e curiosa e così mi è venuta un’idea: perché non tentare un
dialogo con un antico libro che potrebbe essere utile per il lettore non
iniziato, interessato a conoscere la lingua Cinese? Con questo modo di
procedere, ho fatto un esperimento rigorosamente in armonia con il famosissmo
libro classico Tao Te Ching ( Libro del Dao 道德經 Dàodé jīng ) di Laozi, ( nel 6 ° secolo A.C. ) è un grande filosofo in Cina, il suo
insegnamento che si afferma la unità del rapporto tra essere umani con la
natura , ha influenzato tutta la Cina.
Laozi,
il Vecchio Bambino, Il "maestro del Dao", come viene anche chiamato,
vive nello stesso periodo di Confucio ( in 551 ~479 a. C.) Il primo capitolo del
Daodejing si apre con la seguente affermazione: "Il Tao che può essere
detto non è Tao Costante ". Una delle interpretazioni di questa frase,
alla luce di altri passaggi del testo che ritornano su questo argomento, è che
vi sia una dimensione dicibile del tao che però non arriva a sfiorare la vera
natura di esso, che per definizione sfugge a qualunque tentativo di
"presa" mediante il discorso e il linguaggio. Si afferma che il tao è
al di là degli opposti, un'essenza che la dualità non comprende, il quale lo
avrebbe accusato di arroganza, avidità e falsità.
Il mio sogno e il mio
sforzo è quello di portare ulteriore luce sulla cultura Cinese, amata da molte
persone, di costruire una via di crescita, di accordarsi con la natura del
nostro essere per poter così, alla fine, portare i nostri bambini laddove possibile, di stimolarla o
di sostenerla verso un’autorealizzazione, di sviluppare questa capacità, il più alto
potenziale magico!
Direttrice Kids Shou Bo
Arte e Cultura Cinese
Minhua Lin
Laozi, il Vecchio Bambino, Il "maestro del Dao", come viene anche chiamato, vive nello stesso periodo di Confucio ( in 551 ~479 a. C.) Il primo capitolo del Daodejing si apre con la seguente affermazione: "Il Tao che può essere detto non è Tao Costante ". Una delle interpretazioni di questa frase, alla luce di altri passaggi del testo che ritornano su questo argomento, è che vi sia una dimensione dicibile del tao che però non arriva a sfiorare la vera natura di esso, che per definizione sfugge a qualunque tentativo di "presa" mediante il discorso e il linguaggio. Si afferma che il tao è al di là degli opposti, un'essenza che la dualità non comprende, il quale lo avrebbe accusato di arroganza, avidità e falsità.
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